Il pensiero del giorno - Novembre 2025
Domenica 2 novembre 2025
Oggi ricordiamo tutti i nostri cari che sono morti. La liturgia oggi non piange, perché non fa memoria della morte, ma della risurrezione. E le lacrime che versiamo dovute alla nostra fragilità umana sono asciugate dalla mano di Dio. Ascoltiamo le parole della Chiesa; essa non pronuncia parole sulla fine, ma sulla vita. La separazione dagli affetti terreni è certo dolorosa, ma non dobbiamo temerla, perché essa, accompagnata dalla preghiera di suffragio della Chiesa, non può spezzare il legame profondo che ci unisce con il Signore.

