Omelie

Omelia di don Attilio del 26 giugno 2022 - Tempo Ordinario XIII

"Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”.

Gesù si incammina con decisione verso verso Gerusalemme. “Prese la ferma decisione”. In quel verbo è racchiusa tutta la determinazione di Gesù nel voler portare a termine la missione per la quale era venuto al mondo.

Una determinazione che sembra venire intralciata dagli abitanti di un villaggio di Samaria risentiti per essere stati, secondo loro, poco considerati rispetto ai giudei di Gerusalemme, città verso la quale Gesù si era diretto. Da lì il loro rifiuto ad accoglierlo, lo sfogo di rabbia vendicativa di Giacomo e Giovanni per questo rifiuto e il rimprovero di Gesù  per proseguire nella sua “determinazione” a vivere l’ultima tappa della sua missione.

Ed è proprio questa “determinazione missionaria” di Gesù che porta Luca a riflettere sulla vocazione  per il Regno di Dio. La risposta a questa vocazione deve essere di alta qualità e questa qualità consiste proprio nella determinazione a dare priorità assoluta alla causa del Regno di Dio.

Luca racconta di tre diverse chiamate – risposta.

Il primo soggetto che entra in scena lo fa con una euforica proclamazione di “sequela”, ma questa euforia viene subitamente calmata da Gesù. Come se Gesù mettesse sull’avviso chiunque del pericolo dell’esaltazione o del sacro furore della testimonianza, perché seguirlo non sarà mai una passeggiata.

Quanto agli altri due, essi danno una risposta piena di se e di ma, di sì… però. Gesù ribadisce che la causa del suo Regno viene prima di tutto, prima delle regole civili, prima delle usanze culturali ed anche prima degli obblighi affettivi.

E’ la strada  per l’imperativo che fa da fondamento per ogni risposta vocazionale: “Cercate prima di tutto il Regno di Dio, il resto vi verrà dato in aggiunta”. E’ un’occasione  per verificare come stiamo seguendo il Signore.

don Attolio Zanderigo