Omelie

Omelie del 22 aprile 2012 - Pasqua III

ANNO B - 2012

Pietro, il successore di Gesù, designato da Gesù stesso, prima della risurrezione del Maestro

non capì quasi niente delle profezie fatte da Gesù circa la sua passione e morte. Finalmente dopo la discesa dello Spirito Santo, risentì vivissime e lucidissime tutte le parole dette ed i fatti compiuti da Gesù.

Quel pescatore, spavaldo e pauroso ad un tempo, che promette di difendere Gesù fino alla morte e poi lo rinnega davanti ad una inserviente, finalmente, per mezzo dello Spirito Santo, comprende tutto di Gesù. Davanti alle massime autorità religiose di Gerusalemme ed al popolo, non teme di dire tutta la verità, in modo anche provocatorio, ma che alla fine diventa il primo credo apostolico ed un indescrivibile canto alla divinità di Gesù.

Lo stesso potere lo ricevono tutti gli apostoli, che, in brevissimo tempo, vanno a predicarlo a tutti.

Invitano i neofiti a credere in Gesù ed a farsi perdonare il peccato di deicidio, cioè la condanna a morte di Gesù.

Il deicidio è opera del peccato e, ogni peccatore ha una parte di colpa in quel grido: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!”.

Ci siamo dentro anche tutti noi, poiché nessuno è senza colpa. Gesù ha già pagato il conto dei nostri peccati. Manca solo la nostra consapevolezza, il nostro sincero pentimento e il nostro proposito di non peccare più, anche se sappiamo che la fragilità tornerà ad indurci a commettere altri peccati.

Grande Gesù! Non dimentica nessuno. Tutti invita alla salvezza, perché per tutti ha pagato il debito.

Questo Gesù, uomo-Dio, che può e vuole fare quello che promette e dice, è il Gesù predicato da Pietro, dagli apostoli, oggi dai loro successori, dalla Chiesa cattolica.

Dopo di aver predicato Gesù, veramente morto e veramente risorto, Pietro, con una forza nuova, che lo porterà a sua volta a morire in croce come il suo Maestro, non più oscillante tra spavalderia e vigliaccheria, ci dice:”Convertitevi e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”.

Come poterono questi dodici uomini, probabilmente con un minimo di istruzione, raccogliere tanta gente e farla diventare la prima comunità cristiana, che poi si diffuse in tutto il mondo allora conosciuto, con una rapidità incredibile?

Lo rivela la pagina del vangelo. L’evangelista Luca dice: “Gesù aprì la loro mente per comprendere le Scritture”.

Gesù completerà la sua rivelazione piena, inviando su di loro e sui loro successori, lo Spirito Santo, chiamato da Gesù in molti modi, ma in questo caso lo possiamo chiamare Colui che rivelerà alla sua Chiesa di ogni tempo e luogo, la verità tutta intera.

Dovremmo cercare di fare due cose.

in primo luogo, lasciarci riempire di Cristo, attraverso l’opera dello Spirito Santo che scende in tutti attraverso il battesimo, per cui nessuno dei battezzati può dire : “Dio si è dimenticato di me”.

In secondo luogo, chi possiede la presenza di Gesù, attraverso lo Spirito Santo, quindi in forma vera, ma invisibile, come i primi cristiani, lo faccia conoscere.

Il parroco: don Rinaldo Sommacal