Omelie
Omelia del 12 giugno 2011 - Pentecoste
PENTECOSTE - ANNO A - 2011
Solennità di Pentecoste.
- L'antifona, che apre le porte a questa celebrazione, così ci saluta: "Lo Spirito del Signore ha riempito l'universo, egli che tutto unisce, conosce ogni linguaggio".
Lo Spirito Santo era stato più volte promesso da Gesù, ma i suoi discepoli erano ben lontani da capire di che cosa si trattasse.
Gesù non solo promise lo Spirito Santo, ma anche indicò chiaramente alcune sue straordinarie caratteristiche.
I suoi discepoli, però, capirono poco o niente. Solo la Sua ascensione al cielo li indusse finalmente a chiedere ciò che Gesù aveva loro promesso con insistenza e come necessario.
Guidati e sorretti da Maria, la mamma che concepì Gesù per opera dello Spirito Santo, si riunirono in preghiera nel Cenacolo, testimone silenzioso di grandi eventi, come la lavanda dei piedi e l'istituzione dell'eucaristia.
Cinquanta giorni dopo la risurrezione e dieci dopo l'ascensione, discese su di loro lo Spirito Santo.
Così descrivono l'evento Atti degli Apostoli:
"Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi di un vento che si abbatté impetuoso, e riempì tutta la casa. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro".
Si tratta di un evento.
Un evento che 'colmò' gli apostoli di Cristo, uno ad uno, provocando una loro radicale trasformazione nell'essere, nell'agire.
Della Santissima Trinità lo Spirito Santo è la personificazione dell'amore che porta all'unità le Tre diversissime Persone Divine.
Lo Spirito Santo, donandosi agli apostoli in forma personale, valorizzò ciascuno, poiché ognuno è irripetibile, ma in funzione dell'unità, che è tanto più ricca quanto più diversi sono i fattori.
Solo l'amore non spegne, ma favorisce le specificità di ogni persona.
Solo l'amore vero porta ad unità chi lo ha ricevuto. - Gli Apostoli, ricevuto lo Spirito Santo, divennero tra loro le diverse membra dello stesso corpo mistico.
Immediatamente ognuno di loro diede vitalità a quella parte del corpo che lo Spirito indicava loro, per il bene dell'intero corpo.
Pietro, ricevuto lo Spirito Santo, immediatamente si sentì la pietra di cui parlò Gesù, quando gli disse: "Su questa pietra edificherò la mia Chiesa" e come tale agì e continua ad agire nei suoi successori.
Giacomo, seguendo Gesù, il buon pastore, subito si mise alla testa di quel gregge di battezzati che, in Gerusalemme, prima Chiesa locale, diocesana, chiesero di farsi cristiani, dopo la predicazione di Pietro.
Giovanni, memore delle parole di Gesù che gli disse "ecco tua madre", prese con sé Maria. Con Maria, rilesse la vita di Gesù e si preparò a scriverne la natura e la missione.
Tutti gli altri, con il dono delle lingue, ricevuto dallo Spirito Santo, predicarono il vangelo in tutte le parti del mondo allora conosciuto, testimoniando con il martirio la loro totale e gioiosa donazione a Cristo. Cosa diffondevano questi ignoranti pescatori?
Non parole loro. Umanamente parlando avevano una modestissima cultura popolare. Solo per opera dello Spirito Santo riuscirono a sbalordire il mondo. Lo Spirito Santo compì il prodigio, premiando la loro totale disponibilità. - Come vorremmo che anche noi, qui, oggi, avessimo da ricreare il clima del Cenacolo e potessimo, con la guida materna di Maria, chiedere con una accorata e sincera insistenza, la venuta dello Spirito Santo su di noi: si ciascuno e su tutti, membra di un solo corpo. "Vieni Santo Spirito!" è la nostra accorata preghiera.
Che a me, prete e pastore, doni la verità tutta intera, il coraggio di inghiottirla come pane quotidiano e di farla diventare guida saggia e amorosa del gregge a me affidato, anche a costo della vita.
Che su ciascuno di voi e su tutti i miei parrocchiani, credenti e non, praticanti e non, lo Spirito Santo scenda, anche se non invocato, ma supplicato dalla onnipotente nostra celebrazione.
Venga per tutti con i doni di cui ognuno ha bisogno e che lo Spirito Santo conosce. Se da noi pregato, lo Spirito Santo risponderà. Amen!
Il parroco: don Rinaldo Sommacal