Omelie
Omelia del 28 febbraio 2010 - Quaresima II
QUARESIMA II - 2010
- La prima lettura ci ripropone il concepimento e la nascita dell'alleanza proposta da Dio all'uomo, da Abramo accolta a nome dell'intera umanità e sancita con un simbolico sacrificio.
L'alleanza, stipulata tra Dio ed Abramo, si andò sviluppando per tappe, fino a giungere alla sua pienezza quando Dio si fece uno di noi in Gesù e, per Cristo, con Cristo ed in Cristo, noi uomini siamo diventati di stirpe divina. Oggi siamo noi gli attori dell'alleanza.
Il colloquio avvenuto tra Dio ed Abramo diventa il modello di ogni colloquio che noi possiamo e dobbiamo avere con Dio.
Gli disse Dio: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci...".
Dio ha infiniti modi di parlare con noi. Ci ha fatti a sua immagine.
Ma anche noi possiamo entrare in dialogo con Dio seguendo strade diverse e tutte preziose, da Dio tracciate per noi.- Una delle strade che ci portano a Dio, ed è alla portata di tutti, è la strada della creazione: dalla creatura al Creatore. "Conta le stelle, se riesci a contarle"! Non una sfida matematica, ma mistica. Non accontentarti di guardare con la sola bramosia di possedere. Finirai per lamentarti per ciò che non hai.
Passa dal guardare al vedere e ti sentirai ricco.
Chi vede il creato con gli occhi del contemplativo, arriva, gradino dopo gradino, con una certezza assoluta, alle porte dell'Essere. Non si può non arrivare a chiedersi: "Ma chi ha fatto tutto ciò?".
Fin qui può arrivare l'intelligenza dell'uomo, di ogni uomo, anche del semplice che, forse, con meno condizionamenti, giunge prima dello scienziato a vedere, contemplare, credere, ringraziare, pregare, sentire tuo il Creatore. - Ma c'è ben di più. Sulla nostra strada incontriamo non solo le creature che ci parlano a voce alta del loro Creatore. Il Creatore in persona scende tra noi, si rivela, prende l'iniziativa, ci parla e ci fa una proposta strabiliante: di entrare in alleanza con Lui, quasi alla pari. "Voi sarete il mio popolo ed io sarò il vostro Dio" ci dice.
Con l'aiuto della ragione possiamo e dobbiamo arrivare alla certezza che esiste il Creatore. Lo chiamiamo Dio, ma è un Dio che rimane pur sempre un Dio misterioso, spersonalizzato.
Dio in persona, l'unico vero Dio uscì allo scoperto e si mise in dialogo con noi, attraverso grandi mediatori, che chiamiamo profeti, tra i quali Abramo, chiamato "padre dei credenti".
Per accedere al vero Dio, al Dio che si è rivelato ad Abramo, è necessaria non solo la ragione, ma la fede.
Abramo "credette" e Dio accettò il suo atto di fede come la firma di assenso all'alleanza. Siamo passati, così, dalla fede razionale in un Dio inaccessibile, senza nome, alla fede come dono di Dio e che rende Dio personalizzato, a noi presente, familiare.
- Una delle strade che ci portano a Dio, ed è alla portata di tutti, è la strada della creazione: dalla creatura al Creatore. "Conta le stelle, se riesci a contarle"! Non una sfida matematica, ma mistica. Non accontentarti di guardare con la sola bramosia di possedere. Finirai per lamentarti per ciò che non hai.
- Abramo, credendo, aprì la strada all'alleanza di Dio con gli uomini, senza sapere, però, come si sarebbe realizzata. Ben lo sappiamo noi, protagonisti della storia già visitata da Colui che firmò l'eterna alleanza con il suo sangue di uomo-Dio, Gesù. Per essere vera, l'alleanza doveva essere firmata tra contraenti alla pari. C'era abissale sproporzione tra i contraenti al tempo di Abramo. Quella alleanza era imperfetta. Tutti si chiedevano: "Ma come sarà possibile una alleanza alla pari: Dio-uomo?". Impossibile all'uomo. Infatti l'uomo non poteva diventare Dio.
Quel forsennato tentativo divenne una colpa irreparabile in Adamo. Solo Dio seppe inventare la strada dell'alleanza Dio-uomo.
Non poteva saperlo Abramo. Per questo il suo atto di fede fu sommo. Lo sapeva solo Dio e lo realizzò nel tempo.
Non l'uomo poteva farsi Dio. Ma Dio sì che poteva farsi uomo.
A quale prezzo a nostro vantaggio? Umiliando la sua divinità.
Da poco abbiamo meditato i misteri della annunciazione, del sì di Maria, del concepimento e della nascita di Gesù, vero uomo e vero Dio. In Gesù si compì la nuova e perfetta alleanza, che verrà firmata con il suo sangue.
Gesù è vero uomo. Tutti lo definivano "il figlio di Giuseppe".
Gesù è vero Dio. "Questi è il figlio mio, l'eletto" disse Dio Padre di Gesù sul Tabor, a conclusione della trasfigurazione.
Gesù, e con Gesù, l'alleanza Dio-noi. Cose grandi! Ci riguardano!
"Facciamo tre tende".Rimaniamo in contemplazione daprotagonisti!
Il parroco: don Rinaldo Sommacal