Omelie

Omelia del 7 febbraio 2010 - Per Anno V

PER ANNO V - 2010

  1. "...vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato...".
    Così inizia il brano di Isaia profeta oggi.
    Viene proclamata, attraverso immagini simboliche, la capacità che l'uomo ha, anche su questa terra, di contemplare ("vidi") Dio. Si può vedere Dio su questa terra?
    Così com'è, ad occhio nudo no.
    Ma che, con l'aiuto della preghiera, della meditazione, del silenzio, della perseveranza nel chiedere,... si possa giungere a sentire la presenza di Dio e ad assaporarne le delizie, questo è possibile.
    Vi arrivano le persone semplici e libere dagli affanni del mondo.
    Più uno spiritualizza e purifica i suoi desideri, più si avvicina a Dio e alla esperienza di Dio.
    Più uno materializza i suoi pensieri e più si allontana da Dio.
    Quanto più Dio è amato e cercato come l'unico vero Dio, al di sopra di ogni altro tesoro, per cui vale la pena di vivere, pronti anche a morire per Lui, tanto più la presenza consolatrice di Dio si fa sentire. Dall'abisso di un lager un mistico disse: "Dio mi basta". Più ci abbassiamo ad idolatrare il denaro, il potere, il piacere dei sensi, più il gaudio di Dio si affievolisce, fino a scomparire, fino a diventare un fastidio, una debolezza, una perdita di tempo.
    Noi veniamo da Dio; è Dio colui che ci conosce più di tutti. Dio ci ha fatti, perché con le nostre scelte di vita abbiamo da tornare gioiosamente a Lui. Noi, se lo amiamo, siamo la sua festa.
    Allontaniamo da noi la tentazione di servirci di Lui, dei suoi doni, per voltarGli le spalle e scegliere altre divinità, costruite con le nostre mani da Lui ricevute gratuitamente.
    Chiediamogli che ci invii uno dei suoi angeli, perché ci tocchi con il carbone ardente della fede vera, quella che porta all'unico e vero Dio, che è orgoglioso di noi e che ci vorrebbe tutti orgogliosi di Lui.
    Così amata, voluta e vissuta, la fede non è un peso, come non lo sono le possenti ali dell'aquila: più grandi sono, più la portano in alto.
    Allora sì che la fede diventa vita per la vita e la vita diventa un dono da accogliere con festa e da vivere con gioia.
  2. San Paolo, il rivelatore di Gesù Cristo Dio, se da un lato ci assicura che la vera fede viene donata a tutti gli uomini, dall'altro lato ci chiede: "Ma voi la avete accolta? Cosa ne avete fatto?".
    Infatti la fede è simile ad un seme: se accolto in terra buona, nasce, cresce ed investe la totalità della nostra persona, per cui la fede lievita i pensieri, le parole e le azioni.
    (Se la fede è spirito di vita, è anche medicina contro le malattie che trovano il loro terreno fertile nella superbia e nell'orgoglio, che non vuole altri dei se non il proprio "io").
    Il cristiano vero sa, o dovrebbe saperlo, che la fede non è un elenco di verità, non è neppure una cosa, ma una persona. Gesù è il seme che genera in noi la vera fede.
    Diventa seme fecondo in noi solo se è accolto con amore e con amore ascoltato e seguito.
    Come in un matrimonio: se c'è amore, c'è paradiso; se l'amore entra in crisi, la persona, prima amata, diventa un peso.
  3. Chi è Gesù per noi?
    Se lo accogliamo nella nostra barca, Gesù entrerà nella nostra vita con il rispetto dell'ospite, ma con la onnipotenza dell'amore. Visiterà i nostri limiti, farà parlare i nostri bisogni, sprigionerà i nostri repressi aneliti, ascolterà le nostre confessioni, non spegnerà il lucignolo fumigante, riporterà speranza allo sfiduciato, trasformerà gli insuccessi in lezioni di vita, chiederà di gettare la rete fidandosi di Lui, ci renderà protagonisti.
    Credere in Gesù Cristo Dio, e credere nel Dio di Gesù Cristo non è mai un fallimento.
    Il fallimento è confidare solo e sempre nelle nostre forze, anche supportate dai poteri della scienza dell'uomo, a sua volta dono di Dio. L'uomo senza Dio è il pescatore del nulla.
    L'uomo con Dio è vivo e possiede i mezzi per moltiplicare la vita.
    Simone e soci, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e seguirono Gesù. E tu? Pensi al tuo futuro, a quello dei tuoi figli? Hai mai sentito Gesù dirti: "D'ora in poi sarai pescatore d'uomini"?.
    Ogni battezzato è un imprenditore di vita.

Il parroco: don Rinaldo Sommacal