Omelie
Omelia del 10 gennaio 2010 - Battesimo del Signore
BATTESIMO DEL SIGNORE - ANNO C - 2010
"Battesimo di Gesù" titola la odierna liturgia.
Noi aggiungiamo: "In Gesù rivediamo e riviviamo il nostro battesimo".
- Per Isaia la presenza operativa di Dio in mezzo al popolo, profezia di quello che sarà il mistero dell'incarnazione del Verbo, è caratterizzata da una invasiva, perenne, salutare letizia.
- I mali presenti nel mondo e nell'uomo non vengono da Dio.
- Dio non è mai l'origine di ciò che è male.
- Dio è solo e totalmente bene.
- Il male inizia là dove si vuol vivere contro Dio o senza Dio.
- Chi è contro Dio, od è senza Dio, va contro se stesso, contro gli altri, contro natura. Così inizia il male morale, origine di tutti i mali.
- Isaia, principe dei profeti, non cessa di ribadire che Dio non è tribolazione, ma consolazione.
- Il vero Dio ai suoi profeti dà un gioioso compito: "Consolate, consolate il mio popolo... Gridategli che la sua tribolazione è compiuta".
- Nella fede nel Dio di Abramo, che è il Dio di Gesù Cristo, che è il nostro Dio, che sappiamo l'Unico, perché non ci può essere un dio all'infuori di Dio, dov'è una eventuale teologia della guerra, l'incitamento a prendere le armi per uccidere il presunto nemico, la prova che per riparare l'ingiustizia si debba compiere la somma ingiustizia di uccidere, e, peggio ancora, la giustificazione che, per imporsi sugli e contro gli altri, sia permesso invocare Dio?
- Tutt'altro! Il Dio di Isaia, che sarà ripreso "in toto" dal Battista e verrà tradotto in opere da Gesù, il Promesso, il Messia, l'Umanità nuova, il Modello di ogni uomo, di ogni società, di ogni civiltà, è il Dio di tutti che indica la strada da percorrere.
- Quanti si ritengono di essere figli di Dio, perché da Dio creati e divinizzati per mezzo del battesimo nel Verbo di Dio fatto carne, devono gioiosamente e liberamente ascoltare Dio.
- Dall'eternità, sull'intero creato, Dio lancia un messaggio, che è e che rimarrà in piena realizzazione: "Preparate la via al Signore, spianate la strada; ogni valle sia innalzata; ogni monte e ogni colle siano abbassati; allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno".
- Ecco chi è Dio, il nostro Dio, il Dio non fatto dall'uomo, ma che ha fatto l'uomo.
- Ecco chi è l'uomo, secondo Dio, il suo creatore.
Ecco chi sarà la "gloria del Signore che tutti gli uomini vedranno", cioè colui che si farà chiamare Emmanuele, poiché è Dio, ma è anche uomo; è uomo, ma è anche Dio; come uomo, ci porta a Dio; come Dio abita la nostra umanità e permette a noi di abitare nella sua tenda, di rivestirci di lui e di condividere la sua cena.
Come realizzare questo ambizioso programma che tutto investe e tutto rinnova, assolutamente in meglio?
Ce lo dice Giovanni, il Battista: "Seguite il Maestro! Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco". Seguiamolo! Gesù scende nel fiume Giordano. Il Giordano diventa il simbolo dell'umanità.
L'umanità è un fiume che nella storia si è inquinato.
Ha bisogno di essere purificato e trasformato in una sorgente di acqua viva che zampilla per la vita eterna.
Gesù, il figlio di Dio, la sorgente pura del creato e della nostra vita, scende e si immerge nel torbido Giordano della nostra umanità, la redime e la divinizza.
Bussa alle nostre porte come un pellegrino, ma è un benefattore.
Spalanchiamo le porte a Cristo, senza paura.
Entrerà. Prenderà tutto di noi, ma ci darà il tutto di lui.
E' il battesimo: a noi dà la divinità dei figli di Dio ed a Gesù dona quello che gli manca e che noi abbiamo: il nostro io.
Siamo entrati nel fonte battesimale come figli dell'antico Adamo, con tutte le sue valli da colmare e i suoi colli da abbassare, con tutti i difetti della creatura da sanare.
Lo Spirito Santo ci ha rigenerati in Cristo, riempiti di bellezza e novità di vita.
Se prima solo un uomo poteva dirsi mio padre, dopo il battesimo Dio in persona mi chiama "mio figlio, l'amato".
Se è così, così sia!
Il parroco: don Rinaldo Sommacal