Omelie
Omelia di domenica 2 settembre 2007 - Per Anno XXII
PER ANNO XXII - ANNO C - 2007
- Siracide è un libro della Bibbia del Vecchio Testamento.
Il suo autore, Ben Sirà, è un grande illuminato.
Si può dire che ogni riga di questo libro proclama una verità, che chiede di essere accolta, meditata, fatta propria, ma non in modo uniforme, bensì con originalità, poiché ogni persona non si ripete ed è chiamata a rispondere liberamente alla verità proposta.
Cosa lancia a noi oggi di speciale il Siracide?
Dice ad ognuno: "Figlio, nella tua attività sii modesto... Quanto più sei grande, tanto più umiliati".
Traduco liberamente questi due slogans così:- vuoi essere un uomo di azione? Armati di modestia.
- vuoi diventare veramente umile? Comportati da grande.
E' esattamente il contrario di quello che pensa dal basso il superbo, che vede nell'umiltà il suicidio e nell'egocentrismo l'unico scopo per cui vale la pena di vivere e di lavorare.
Sono due culture tra loro in perenne conflitto: o l'una o l'altra.
Oggi la cultura dominante deride l'umiltà ed è tutta protesa a fare ponti d'oro in favore di ciò che appare, dà successo, appaga, fa parlare, arricchisce, provoca piacere non importa come.
Ad un ragazzo vittima di questa cultura è stato chiesto: "Cosa desideri di più?". "Godermi la vita", rispose.
"Fino a che punto?".
Disse deciso: "Fino in fondo e con qualsiasi mezzo".
"Ma non sai che, così facendo oggi, ti rovini il futuro?".
Risposta: "Allora mi sparerò".
Ecco cosa nasconde la idolatrata cultura dei facili paradisi terresti: il godimento, raggiunto con qualsiasi mezzo. Una amoralità protesa verso il nichilismo, passando attraverso la accomodante filosofia che tutto è legittimo, che è bene solo ciò che conviene.
L'interrogativo posto ai ragazzi, lo si può puntare anche sul mondo degli affari, dello spettacolo, della politica. Quali le risposte?
La nostra fede, la nostra religione, antica quanto l'uomo, ancorata all'unica verità che non è in mano ai superbi e che i superbi vorrebbero disintegrare, cioè Dio, che c'è e che sarà, che tutto mirabilmente sostiene e tutto richiamerà al "redde rationem", non ha paura di andare controcorrente e di riaffermare con il Siracide: "Quanto più sei grande, tanto più umiliati".
Umiltà deriva da humus. Humus è la terra feconda. Più la terra è humus (umile) e più la terra produce.
Chi mangia i frutti della terra difficilmente si ricorda di lodarla e ringraziarla. Ma il padrone del campo sa, ricorda, giudica, benedice, premia, la chiama con venerazione "madre terra". - Gesù riprende il Siracide e lo rilancia con ulteriore forza.
Prima racconta una parabola, che fa vedere la logica divina in contrapposizione a quella dell'egoismo.
Poi lancia la famosissima frase, che la spiritualità cristiana propone a tutti come scelta di vita: "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".
Gesù, predicando l'umiltà, predica se stesso.
Dice di lui la scrittura: "Umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio lo ha esaltato".
L'umile vive per fare del bene, traffica i propri talenti per il bene di molti, si dona agli altri come il seme alla terra, all'humus.
Chi si dona, rinasce in chi lo riceve. Avrà una posterità.
Per la cultura cristiana l'umiltà é il massimo dell'impegno vitale.
L'umile non sottrae. L'umile osa, dona, dona con l'intelligenza dell'imprenditore, perché ciò che dona rinasca centuplicato.
La logica dell'egoista si fonda, invece, sul tornaconto: do solo se posso trarne un personale vantaggio.
L'umiltà cristiana non è fuga, pigrizia, paura, timidezza...
L' umiltà nasce dall'amore ed ha il suo compimento nell' amore. Tutti lo sanno: il vero amore è intrepido, ma anche disinteressato, o meglio, il suo interesse è che tutti ricevano benessere materiale, affettivo, spirituale. "Dio ha disperso i superbi... ha innalzato gli umili" canta Maria, esempio vivente di umiltà, degna figlia del suo figlio.
Hai bisogno di una persona di fiducia? Vai da chi è umile.
Il Parroco: don Rinaldo Sommacal