Omelie

Il pensiero del giorno - Giugno 2022

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1 giugno
Nei giorni scorsi è scomparso Boris Pahor, scrittore sloveno. Fra i suoi pensieri ho letto questo che mi sembra condivisibile: "Ho qualcosa da dire in particolare alle ragazze. Da voi, giovani donne, dipende il nostro futuro. Le donne infatti hanno un altro carattere, un'altra sensibilità, un altro modo di vedere le cose rispetto agli uomini. Potete scegliere di fare una politica seria, non quella da saltimbanchi che vendono preparati per togliere le macchie. Studiate storia, diritto, diplomazia per cambiare il mondo". Ascoltare e valorizzare la donna nella nostra società, sarebbe giusto e necessario.

2 giugno
Il 2 giugno 1985 S. Giovanni Paolo II mi consacrava sacerdote. Ricordo con commozione quel giorno e chiedo a voi una preghiera affinché il Signore mi aiuti a svolgere con gioia la missione di conoscere, guidare e amare le persone che incontro sul mio cammino.

3 giugno
"Chi ha perso la capacità di meravigliarsi e di non essere sorpreso dalla dignità delle cose, è come se fosse morto. I suoi occhi sono spenti". È una frase di Albert Einstein e ci ricorda quanto importante sia vedere il bello della natura, dell'arte e delle persone.

4 giugno
"La consapevolezza e l’amore, forse, sono la stessa cosa, perché non conoscerete niente senza l’amore, mentre con l’amore conoscerete molto". (Dostoevskij). Ci provoca e ci invita a riflettere. 

6 giugno
"Quando una porta della felicità si chiude, se ne apre un'altra; ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi". (Coelho). Non lasciarsi prendere dal pessimismo, ma avere consapevolezza delle nuove possibilità che ci sono date. 

7 giugno
"Che cosa manda avanti il mondo se non la speranza di Dio, riflessa nel cuore dei piccoli, degli umili, che attraverso le difficoltà e le fatiche, si impegnano ogni giorno a fare del loro meglio, a compiere quel poco di bene che però agli occhi di Dio è tanto: in famiglia, nel posto di lavoro, a scuola nei diversi ambiti della società. Nel cuore dell'uomo è indelebilmente scritta la speranza, perché Dio nostro Padre è vita e per la vita eterna e beata siamo fatti". Parole di speranza e di incoraggiamento di Benedetto XVI, che possono essere utili in questa giornata.

8 giugno
"Adirarsi è facile. Ma adirarsi con la persona giusta, nel momento giusto, per il motivo giusto, è difficile." (Aristotele). Dunque visto che è così difficile arrabbiarsi correttamente, meglio avere pazienza e stare calmi.

9 giugno
"Il cantore diventi egli stesso la lode del suo canto. Volete cantare le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire; e sarete la sua lode, se vivrete bene". (S. Agostino). Quando viviamo facendo il bene, la vita stessa è una lode al Signore.

10 giugno
La velocità è una delle ossessioni del nostro tempo e questo influisce il modo di vivere, spesso vogliamo tutto e subito. Eppure una torta non cuoce in metà tempo se raddoppiamo la temperatura. Abbiamo bisogno di rallentare per dare un tocco di umanità alla nostra giornata.

11 giugno
"Nulla è peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali". (B. Garcian). L'amicizia è veramente una realtà preziosa che merita di essere coltivata.

13 giugno
"Se la tua bocca è aperta, sicuramente non stai imparando nulla". Possiamo imparare qualcosa solo se ci mettiamo in ascolto. Incontrando qualche persona proviamo a chiederci: "che cosa posso imparare da lui oggi?" Chiunque può insegnarci qualcosa.

14 giugno
Questo pensiero del cardinale John Henry Newman sottolinea l'importanza della preghiera: "Ognuno confronti quanto ha pregato nel momento della prova, a quanto ha ringraziato quando le sue preghiere sono state esaudite".

15 giugno
Per vincere "l'amarezza del cuore" occorre sapere dimenticare le cose brutte e ricordare volentieri quelle belle della vita.  L'arte della buona memoria è imparare l'oblio di ciò che è brutto. 

16 giugno
"Si ha sempre da imparare quando si ascoltano e si considerano senza pregiudizio le vedute degli anziani, soprattutto partendo dalla loro esperienza". È un pensiero di Edith Stein ed è un saggio suggerimento ascoltare e non lasciarsi condizionare dai pregiudizi.

17 giugno
"Le virtù maestose e degne di rispetto, consistono in quel grado di dominio di sé che ci lascia attoniti per la sua sorprendente superiorità". È una frase di Adam Smith che sottolinea l'importanza di ritrovare il controllo di sé stessi, contro la superficialità e la frenesia che ci sono oggi nella nostra società. 

18 giugno
"Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare.” È Giovanni XXIII che ha pronunciato queste incoraggianti parole.

Lunedì 20
"Quando si è visto una volta sola lo splendore della felicità sul viso di una persona che si ama, si sa che per un uomo non ci può essere altra vocazione che suscitare questa luce sui visi che lo circondano". Tutti cerchiamo la felicità, basta cercarla nel giusto modo. 

Martedì 21
"Le parole gentili non costano nulla. Tuttavia ottengono molto". (B. Pascal). Siamo sempre contenti quando troviamo persone gentili. Dovremmo esserlo anche noi, per far sentire la stessa cosa a chi incontreremo oggi. 

Mercoledì 22
Ieri sera ho letto questa frase:" Dio esiste, ma non sei tu. Quindi rilassati". Anche questa ironia può aiutarci a iniziare  la giornata con un sorriso.  

Giovedì 23
"Dove manca la gioia, dove l'umorismo muore, qui non c'è nemmeno lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù Cristo. E viceversa: la gioia è un segno della grazia. Chi è profondamente sereno, chi ha sofferto senza per questo perdere la gioia, costui non è lontano dal Dio del vangelo, dallo Spirito di Dio, che è lo Spirito della gioia eterna". (Benedetto XVI). Tutti abbiamo bisogno in questo tempo di attingere gioia dal Signore, dalla bellezza della natura, dallo stare insieme. 

Venerdì 24
Celebriamo oggi la festa del S. Cuore e mi piace ricordare queste parole di Giovanni Paolo II: "Dal Cuore del Figlio di Dio, morto sulla croce, è scaturita la fonte perenne della vita che dona speranza ad ogni uomo. Dal Cuore di Cristo crocifisso nasce la nuova umanità, redenta dal peccato.” Che ciascuno di noi, possa far parte di questa nuova umanità. 

Sabato 25
"L'uomo che vale, non è mai superbo". Chi è davvero intelligente, chi è davvero grande, è colui che ha l'umiltà di farsi consigliare e di ascoltare. 

Lunedì 27
Non dobbiamo vivere cercando la sicurezza, ma la verità. E ricordarci che non tutto dipende da noi.

28 giugno
"Non lascatevi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e autentici del loro cuore". Come non ascoltare queste parole quanto mai attuali di Giovanni Paolo II? 

29 giugno
Oggi festeggiamo i santi apostoli Pietro e Paolo. Scrive S. Agostino: "Celebriamo questo giorno di festa, consacrato per noi dal sangue degli apostoli; amiamone la fede, la vita, le fatiche, le sofferenze, la testimonianza e la predicazione". Accogliamo questo invito. Auguri a chi porta il nome di Pietro e di Paolo.

30 giugno
Recentemente ho visto un filmato in cui il segretario di Benedetto XVI piangeva. Mi sono venute in mente le lacrime di Giovanni Paolo II quando ha consacrato la chiesa di Nowa Huta e le mie al funerale della mamma. Anche Gesù ha pianto per la morte di Lazzaro e su Gerusalemme. Le lacrime fanno parte delle nostre emozioni. Piangere vuol dire avere il coraggio di accogliere la sofferenza che stiamo attraversando; significa avere il coraggio di ammettere che in questo momento stiamo soffrendo; significa avere il coraggio di mostrare agli altri le proprie fragilità, senza vergogna. Chi è capace di mostrarsi debole manifesta la propria umanità e sensibilità e dimostra di avere una vita emotiva ricca e vivace.