Omelie

Omelia del 29 gennaio 2012 - Per Anno IV

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PER ANNO IV - ANNO B - 2012

Il Deuteronomio, libro ispirato da Dio, dice alcune verità che con il tempo hanno avuto chiarimenti e modifiche, mentre altre verranno corrette da Gesù in persona.
Riascoltiamo il grande Mosè, quando parla da capo indiscusso al suo popolo.
"Il Signore, tuo Dio, susciterà per te in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me".
Riflettiamo:
Mosè, con queste parole solenni promette il Messia.
Dov'è il punto debole e dove sono i punti forti di questa profezia di Mosè?
Il punto debole sta nell'affermazione 'uguale a me'.
Il Messia non solo sarà simile a Mosè, ma lo supererà totalmente, al punto che potrà dire: "Mosè vi ha detto, ma io vi dico".
Il Messia, vero uomo e vero Dio parlerà a noi da Dio.
Gesù, la verità tutta intera, sarà la bocca dell'uomo che proclamerà la Parola irrevocabile di Dio.
A parte questo particolare importante, di cui Mosè non aveva colpa, poiché mai avrebbe immaginato un Dio fatto uomo, Mosè dice cose che sono vere in ogni tempo, anche ai giorni nostri.
Del grande profeta, che sarà il Messia, dice: non si manifesterà con lampi e tuoni, come avete visto sul Sinai; non lo vedrete splendente di luce come vedete me dopo che ho avuto la visione di Dio, per cui vi spaventate; Colui che Dio susciterà in mezzo a voi, perché vi trasmetta la verità tutta intera ed i suoi comandi, sarà uno di voi, uno come voi.
E così avvenne.
Il figlio di Dio si fece uomo come tutti noi.
La sua nascita non sconvolse la terra, non mandò lampi e fulmini dal cielo.
Nella sua infanzia, nella sua giovinezza, fino all'età adulta, non fece nulla di strepitoso, perché la gente lo vedesse diverso e ne sentisse l'autorità. Ma, quando giunse il suo tempo, quello decretato dal Dio di Mosè, cominciò a parlare.
Iniziò esattamente nei luoghi dove si proclamava settimanalmente la parola di Dio, trasmessa attraverso i profeti, cioè la Sinagoga.
Dice il vangelo: "Insegnava e tutti rimanevano stupiti del suo insegnamento. Insegnava come uno che ha autorità e non come gli scribi che ripetevano, impoverendole, le profezie degli antenati.
Mentre i paesani stupivano, ma rimanevano dell'idea che Gesù fosse uno di loro, i demoni, che fino allora potevano possedere con facilità molte persone, usando la loro scienza infusa, perché puri spiriti, che Gesù era il profeta promesso, il Messia, cominciarono a scalpitare e a gridargli contro: "Sei venuto a rovinarci!". Gesù, e solo lui, uomo sì, ma anche il creatore dell'universo, quindi anche degli angeli in stato di santità, prima della loro disobbedienza di superbia, poteva comandare alla sue creature. Diceva con potenza divina al demonio che possedevano le povere creature, fatte per Dio e non per satana:"Esci da lui".
Oggi il tentatore si veste con abiti diversi. Facciamo attenzione ed invochiamo Gesù ed il suo potere, perché liberi il mondo dal male e da chi, in qualsiasi forma, lo semini, lo coltivi, lo porti a dominare il mondo, con i disastri che sono davanti agli occhi di tutti. La causa di tutti i nostri mali odierni, è l'immoralità.
Solo risanando i principi morali, supereremo la crisi.

Il parroco: don Rinaldo Sommacal