Omelie

Omelia del 7 gennaio 2007

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BATTESIMO DI GESU' - ANNO C - 2007

Dopo aver manifestato la sua messianicità ai pastori e la sua divinità ai Magi, ecco la terza epifania di Gesù.
Entrò nel Giordano. Ricevuto il battesimo da Giovanni, come uno dei tanti penitenti, "il cielo si aprì e scese lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto".
Se l'epifania ai pastori è il dono di Gesù a tutti quei poveri, che dai loro simili vengono spogliati della dignità di persone umane: se l'epifania ai Magi è il divin premio a tutti i saggi, che cercano il vero, il bene, il bello, superano liberamente la tentazione dell'idolatria di se stessi e puntano all'unico vero Dio; l'epifania del battesimo è Dio Padre che proclama pubblicamente al mondo che Gesù è il Messia e il Salvatore, l'atteso da tutti i popoli.
Così Isaia profetizzò questa epifania: "Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, perché la bocca del Signore ha parlato".
Nel battesimo di Gesù ci sono tutti e tre questi enunciati del Profeta.

  1. "Si rivelerà la gloria del Signore".
    La parola "epifania" è sinonimo di "rivelazione".
    Cosa si rivela nel battesimo di Gesù?
    Si rivela una verità che la mente umana non può spiegare, ma che l'occhio interiore, sostenuto dallo Spirito, vede, contempla e adora.
    Quale verità?
    Che nelle acque del Giordano scende un uomo di nome Gesù, in apparenza come tutti, ma che, in forza di un segno visibile e di una voce da tutti udita con chiarezza, si rivela uomo, ma non solo uomo.
    In lui abita la pienezza dello Spirito Santo, perchè quell'uomo è anche Dio. Gesù è il volto umano di Dio e il volto divino dell'uomo.
    Tu, cristiano, abituato a questi voli lirici, ma veri, forse non sei più capace di stupire.
    Fermati. Torna semplice ed assetato di verità e di spiritualità. Davanti a questa epifania, in cui vedi il tuo Cristo manifestarsi uomo-Dio e Dio-uomo, chiediti perchè non senti forte la necessità di rivedere il tuo rapporto con Lui e di sentire urgente il bisogno di interrogarti: "Ma chi è Gesù per me? Chi sono io per Lui?".
  2. Il battesimo di Gesù non è l'epifania solo per pochi privilegiati.
    E' per l'intera umanità.
    Dice Isaia: "Ogni uomo la vedrà".
    E' destinato a tutti gli uomini non tanto lo spettacolo, quanto i contenuti di quel rito che, da semplice atto penitenziale, diventa il sacramento di salvezza per eccellenza, il Battesimo cristiano.
    Gesù innalza l'acqua del Giordano in fonte battesimale, fonte che, da quel momento, diventa il Suo segno visibile.
    Chi scende con fede nel fonte battesimale, entra nella divinità di Gesù, passando attraverso il segno dell'acqua.
    Mentre la Chiesa, come il Battista, versa l'acqua e pronuncia le parole, sul battezzando scende lo Spirito Santo ed opera ciò che fece in Maria: le fa nascere in grembo un nuovo Gesù, il cristiano.
    Il testamento lasciato da Gesù ai suoi discepoli, prima di salire al cielo, è chiaro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ecco io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo".
  3. "La bocca del Signore ha parlato" conclude Isaia. Se ai pastori parlò un angelo, se ai Magi apparve una stella, sul battesimo di Gesù si muove in persona la Santissima Trinità. E' troppo grande il patrimonio messo in gioco dal Battesimo. Ne va della Salvezza promessa all'uomo fin dall'origine del mondo. La Salvezza consiste nel dare all'umanità Dio e nel dare a Dio l'umanità, per mezzo dell'uomo-Dio, Gesù Cristo.
    Ogni Battesimo continua l'Incarnazione di Dio.
    Ogni Battesimo divinizza una nuova persona umana.
    A coronamento di ogni Battesimo, solenne in cielo si alza la voce di Dio Padre che, alla presenza di tutti i beati, proclama: "Tu sei mio figlio prediletto. Oggi ti ho generato".
    Gesù è Dio perché ha Dio per padre.
    Il battezzato, poiché immedesimato a Cristo, è figlio di Dio.

Il Parroco: don Rinaldo Sommacal